Le “lezioni americane” di Calvino e la mente ideativa
Leggerezza, rapidità, esattezza, vivibilità, molteplicità.
Nel mio saggio Mai vista prima faccio riferimento alla mente ideativa, tra pre-logica e logica, tra arte e scienza, tra contraddizione e sperimentazione.
“L’ipotesi di partenza consiste nel ritenere che la predisposizione immaginativa, cioè la capacità di vedere distintamente nuovi luoghi, nuovi oggetti, nuovi passaggi, nuove relazioni e idee nuove, sia una abilità molto speciale nonché inconsueta. Questa sorta di “occhio della mente”, oltre a saper immaginare, descrivere e raffigurare cose-nuove, dovrebbe divenire l’impulso per stimolare il moto, l’azione e la decisione verso una precisa e vivida direzione, verso il cambiamento intenzionale e desiderato. L’attivazione di queste sinapsi celebrali, quindi, dovrebbe essere considerata la coscienza e la consapevolezza iniziale di avviamento per originare nuove idee mai-viste-prima.” Emanuele Sacerdote, Mai vista prima, IlSole24Ore, 2024
Detto ciò, rileggendo le “Lezioni americane” di Calvino ho trovato delle affinità che potrebbero essere d’ispirazione. Queste sei lezioni (purtroppo manca l’ultima sulla “coerenza”, in quanto Calvino viene a mancare prima) furono tenute all’Harvard University nel corso dell’anno accademico 1985-1986.
Ritengo che i cinque concetti – leggerezza, rapidità, esattezza, vivibilità, molteplicità – siano propedeutici per comprendere un’altra prospettiva sulle capacità ideative e innovative. Da un’altra angolatura si potrebbe affermare che Calvino fu profetico per i cambiamenti sociali e di linguaggio del secolo che stata arrivando. Ma, in questo caso bisogna leggere il testo.
Leggerezza
“Dopo quarant’anni che scrivo fiction, dopo aver esplorato varie strade e compiuto esperimenti diversi, è venuta l’ora che io cerchi una definizione complessiva per il mio lavoro; proporrei questa: la mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio.”
Rapidità
“Ma la velocità mentale non può essere misurata e non permette confronti o gare, né può disporre i propri risultati in una prospettiva storica. La velocità mentale vale per sé, per il piacere che provoca in chi è sensibile a questo piacere, non per l’utilità pratica che si possa ricavarne. Un ragionamento veloce non è necessariamente migliore d’un ragionamento ponderato; tutt’altro; ma comunica qualcosa di speciale che sta proprio nella sua sveltezza.”
Esattezza
“Cercherò prima di tutto di definire il mio tema. Esattezza vuol dire per me soprattutto tre cose: 1) un disegno dell’opera ben definito e ben calcolato; 2) l’evocazione d’immagini visuali nitide, incisive, memorabili; in italiano abbiamo un aggettivo che non esiste in inglese, «icastico», dal greco “eljkastikov”; 3) un linguaggio il più preciso possibile come lessico e come resa delle sfumature del pensiero e dell’immaginazione.”
Visibilità
“La mente del poeta e in qualche momento decisivo la mente dello scienziato funzionano secondo un procedimento d’associazioni d’immagini che è il sistema più veloce di collegare e scegliere tra le infinite forme del possibile e dell’impossibile. La fantasia è una specie di macchina elettronica che tiene conto di tutte le combinazioni possibili e sceglie quelle che rispondono a un fine, o che semplicemente sono le più interessanti, piacevoli, divertenti.”
Molteplicità
“L’eccessiva ambizione dei propositi può essere rimproverabile in molti campi d’attività, non in letteratura. La letteratura vive solo se si pone degli obiettivi smisurati, anche al di là d’ogni possibilità di realizzazione. Solo se poeti e scrittori si proporranno imprese che nessun altro osa immaginare la letteratura continuerà ad avere una funzione. Da quando la scienza diffida dalle spiegazioni generali e dalle soluzioni che non siano settoriali e specialistiche, la grande sfida per la letteratura è il saper tessere insieme i diversi saperi e i diversi codici in una visione plurima, sfaccettata del mondo.”
All the Best!